Introduzione

  • Paolo Nitti Università dell’Insubria

Abstract

La fraseodidattica rappresenta un settore della didattica delle lingue multisfaccettato, poiché coinvolge tanto gli studi di carattere fraseologico, caratteristici delle scienze del linguaggio, quanto quelli di natura meramente didattica e linguistico-educativa. In particolare, l’interesse nei confronti di questa branca della glottodidattica è cresciuto nel corso degli ultimi anni e non solamente in ambito anglosassone. Questo numero di Phrasis, pertanto, accoglie diversi saggi che affrontano ricerche di fraseodidattica, a seconda di angolature ed esperienze differenti, relative all’insegnamento della lingua materna, seconda e straniera, anche in relazione ai materiali e ai profili di apprendente.
Il primo contributo, redatto da Elena Ballarin dell’Università Ca’ Foscari Venezia, intitolato “L’insegnabilità di fenomeni lessicali complessi. Quando i docenti ‘vanno a Canossa’” esamina l’insegnabilità delle polirematiche, delle unità lessicali superiori, degli idiomatismi e delle paremie, attraverso un metodo di ricerca qualitativo che ha coinvolto 126 docenti di italiano L2/LS impiegati in istituzioni di ogni ordine e grado, mediante la somministrazione di un questionario online.
Il secondo contributo, curato da Daniela D’Eugenio della University of Arkansas, intitolato “La didattica degli antiproverbi nella classe di italiano LS: riflessioni e proposte” tratta dell’efficacia didattica delle manipolazioni proverbiali che, nel contesto dell’insegnamento della lingua italiana come LS, assumono un valore pedagogico all’interno di un percorso di scoperta delle pratiche e prospettive della cultura target e di potenziamento della riflessione metalinguistica.
Il terzo contributo, a cura di Paolo Nitti dell’Università degli Studi dell’Insubria, intitolato “Il proverbio nei manuali di italiano della scuola primaria” indaga la presenza dei proverbi nella manualistica scolastica per la scuola primaria, partendo dal presupposto che le paremie risultano ai margini per quanto concerne l’insegnamento dell’italiano come lingua materna, poiché si parte dall’assunto che un parlante nativo ne sarebbe in pieno possesso.
Il quarto contributo, redatto da Giovanni Favata dell’Università per Stranieri di Siena, intitolato “La costruzione della frase in italiano L2: le prime produzioni scritte di apprendenti universitari internazionali”, analizza alcuni dati di scritti, raccolti durante delle lezioni di italiano L2 rivolte a studenti internazionali, in particolare soffermandosi sui dettagli sintattici e morfologici determinanti per la costruzione della frase, durante il primo tentativo di costruzione di un testo scritto.
L’ultimo contributo, curato da Roberto Tomassetti dell’Università per Stranieri di Siena, intitolato “Le unità fraseologiche nell’apprendimento dell’italiano L2: lo studio di un caso”, analizza le unità fraseologiche e il loro apprendimento da parte di non nativi, esaminando un campione di produzioni scritte di studenti sinofoni al termine di un corso di livello B2 per valutare il peso e l’opportunità di un’azione didattica mirata ed efficace.
L’occasione è opportuna per ringraziare, con il Comitato Editoriale e il Comitato Scientifico, che hanno condiviso i faticosi oneri della preparazione del fascicolo, gli autori e le autrici dei contributi, che hanno scelto Phrasis per rendere pubblici i risultati delle loro ricerche, e coloro che hanno contribuito alla valutazione dei singoli articoli: Pierangela Diadori (Università per Stranieri di Siena), Giulio Facchetti (Università degli Studi dell’Insubria), Fabiana Fusco (Università degli Studi di Udine), Giovanni Garofalo (Università degli Studi di Bergamo), Marco Giola (Università degli Studi eCampus), Paolo Nitti (Università degli Studi dell’Insubria), Stella Peyronel (Università degli Studi di Torino), Carmela Scala (Rutgers University), Giuseppe Sergio (Università degli Studi di Milano), Graziano Serragiotto (Università Ca’ Foscari Venezi), Donatella Troncarelli (Università per Stranieri di Siena).

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Author Biography

Paolo Nitti, Università dell’Insubria

Paolo Nitti è PhD in Diritto e Scienze Umane all’Università degli Studi dell’Insubria, dove insegna Linguistica cognitiva. I suoi principali ambiti di ricerca riguardano la linguistica educativa, gli usi sessisti della lingua, l’acquisizione e l’insegnamento dell’italiano L1/L2 e della lettoscrittura. Dal 2018 è il Direttore del Master di I livello in Nuova Didattica delle Lingue per l’Università eCampus. Membro attivo delle società SLI e DILLE, dal 2015 è il Responsabile scientifico del Centro Interculturale della Città di Torino. Dal 2019 è Condirettore della Rivista Lingua e Testi di Oggi e Vicedirettore della Rivista Scuola e Didattica. Tra le sue monografie, si citano Didattica dell’italiano L2. Dall’alfabetizzazione allo sviluppo della competenza testuale (2019), Editrice La Scuola, Brescia; La Didattica dell’italiano per gruppi disomogenei (2018), Editrice La Scuola, Brescia; L’alfabetizzazione in italiano L2 per apprendenti adulti non nativi (2020), Mimesis, Udine-Milano; L’insulto, la lingua dello scherzo, la lingua dell’odio, Cesati, Firenze (2021).

Published
2022-12-15